16 Ottobre 2008: la Festa di San Gerardo Maiella

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La Confraternita di S. Anna e Morti ricorda il Santo più amato del paese

San Gerardo Maiella rappresenta per Deliceto, non solo una figura storica di elevato valore, ma soprattutto un Santo amato.s-gerardo-e-consolazione.jpgIl “Santo dei poveri” arriva a Deliceto nel 1749, per unirsi ai redentoristi che vivono in quel tempo presso il Santuario di Santa Maria della Consolazione, un Convento immerso nella natura a 5 km dal centro abitato, con l’idea e la volontà di diventare Santo (come scrive nella lettera alla madre prima di partire). I redentoristi però, hanno riluttanza ad accoglierlo nella propria casa a causa del suo fisico gracile e del suo stato di salute molto cagionevole (la vita nel Convento a quei tempi era molto dura), ma S. Gerardo stupisce tutti con la sua forza di volontà e la sua forza d’animo e dimostra fin da subito di essere non solo un grande redentorista ma soprattutto un grande Santo. Ed è da questo istante che la storia di San Gerardo si unisce in maniera inscindibile alla Consolazione e a Deliceto, poiché il Santo qui vive per 5 dei 6 anni di vita religiosa facendo così, di questi luoghi, la “culla del mondo gerardino”. Per ricordare la figura di questo grande personaggio, la Confraternita della Chiesa di S. Anna e Morti, (chiesa eretta nel XVII secolo per celebrarvi messe in suffragio dei defunti, costruito in stile barocco ad una sola navata che racchiude in se numerosi tesori custoditi con cura nel museo ecclesiastico) luogo in cui si venera il Santo, nonostante le difficoltà, anche quest’anno organizza le Festività in onore di S. Gerardo Maiella. PROGRAMMALunedì 13 ottobre: ore 18.00 – S. Messa e Benedizione degli ammalati•Martedì 14 ottobre: ore 18.00 – S. Messa e Benedizione delle Mamme e dei Bambini

•Mercoledì 15 ottobre: ore 18.00 – S. Messa e Transito di S. Gerardo

•Giovedì 16 ottobre: ore 10.00 – S. Messaore 18.00, PROCESSIONE per le vie del paese con accompagnamento del Concerto Musicale “Nuova Banda Città di Deliceto”; ore 19.00 – S. Messa; ore 21.00 – Spettacolo di fuochi pirotecnici a cura della Ditta Michele Palumbieri

Un po’ di storia sul Convento di Santa Maria della ConsolazioneImmerso nella natura, sorge solitario e maestoso, impregnato di storia e avvolto di mistero e spiritualità il Convento di Santa Maria della Consolazione.Fondato alla fine del ‘400 dal Beato Felice da Corsano e da alcuni suoi confratelli, nel bosco di Valle in Vincolis, con il contributo del Marchese Piccolomini, è stato ampliato successivamente dai vari ordini che si sono avvicendati nel tempo. Il Convento, impregnato di storia e avvolto di mistero e spiritualità, è un “luogo di Santi” che annovera tra tutti: Sant’Alfonso Maria de’Liguori (1744-1747), che qui, nella Terza Casa Redentorista di tutta l’Italia, ha composto la pastorale più famosa al mondo “Tu scendi dalle stelle”; San Gerardo Maiella (1749-1754) che qui ha vissuto 5 dei 6 anni di vita religiosa facendolo diventare “unico immenso museo gerardino a cielo aperto”.Il Convento è stata ampliata dai redentoristi e custodisce un immenso patrimonio artistico-religioso; su tutti all’interno si conserva: una suggestiva statua di Sant’Alfonso d’inizio ‘900 dalla fronte corrugata e dagli occhi profondi e indagatori; varie tele del 1700; le campane suonate da S. Gerardo (sec. XVI); il mezzo busto originale in carta pesta “Ecce Homo” modellato a mano da San Gerardo Maiella durante la sua permanenza, da cui i redentoristi hanno ricavato una copia in gesso custodita al Santuario di Materdomini (AV) ove è sepolto il Santo; la suggestiva scultura dell’artista olandese Toon Grassen (il quale ha studiato la Sindone e gli scritti della mistica italiana Maria Valtorta per realizzare l’opera), “Gesù crocifisso”, raffigurato qualche istante prima di morire con gli occhi sofferenti, composto da una croce di tre metri con legno originale della Terra Santa, il corpo, è fatto di una gomma speciale che sembra pelle con capelli e unghie veri, attaccati uno per uno; la sacra “Tavola della Madonna della Consolazione” (sec. XV) antità, tra cui P. Antonio Tannoia (1727-1808).

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