5.9.2013. Geografia Giudiziaria: autorizzato smaltimento
arretrato civile in 8 sedi.
IRRICEVIBILE!
Il Comitato dei Sei da salvare chiede risolutamente che prevalga il senso di responsabilità,
coerenza e rispetto della legge.
Ciò che interessa alla cittadinanza è l’efficienza e l’accessibilità vera alla giustizia.
Il Parlamento ha indicato alla Ministra ed al Governo, in ossequio alla legge delega, la
necessità di mantenere in toto alcuni uffici giudiziari ovvero: Bassano del Grappa, Chiavari,
Lucera, Pinerolo, Rossano, Tolmezzo.
Questo è ciò che deve essere fatto.
Tutto il resto è fumo senza sostanza, che mira unicamente a lasciare oneri sul territorio senza
alcuna contropartita di servizi. Uno specchietto per allodole.
La soluzione adottata (che pare peraltro extra ordinem) null’altro è che la trasformazione dei
nostri Tribunali in un costoso guscio vuoto che dovrà occuparsi, senza effettive risorse (di
magistrati e personale amministrativo), unicamente dell’arretrato che l’accorpante disdegna.
Ciò con tempi prevedibilmente biblici, che si aggiungono ai cumulati ritardi indotti dalla
riforma.
Viceversa “il nuovo” finirà nell’ingorgo degli accorpanti, già asfittici.
Il tutto con buona pace dell’efficienza e del risparmio, del rispetto del Parlamento e,
soprattutto, dei diritti fondamentali dei cittadini.
Il Parlamento è necessariamente chiamato a pretendere dal Governo il
correttivo che preveda il salvataggio dei summenzionati Tribunali -pena la
sfiducia al Ministro di Giustizia ed al Governo- nonché a calendarizzare
immediatamente al Senato ed alla Camera la votazione del disegno di legge
inerente la proroga dell’entrata in efficacia della riforma.
In difetto: Giustizia e Democrazia requiescant in pace.