Ru Cundava Taton’Nuova pubblicazionedi Mario Metta
ACCADIA – Il poeta coglie l’essenza e l’anima delle cose, il poeta dialettale, ancor di più, coglie l’anima di un intero popolo. È questa la chiave di lettura dell’ultima fatica del prof. Mario Metta, una voce narrante che viene da un altro paese e che ha innestato le proprie radici in quelle di Accadia. Il libro, scritto sulla scia, oltre che della passione e dell’orgoglio dell’appartenenza, nasce anche da attività svolte nel tempo, insieme ai propri alunni, all’interno della professione docente.È una importante raccolta di proverbi, detti, giochi accadiesi ascoltati dalla viva voce dei vecchi che ancora ne conservano memoria. La voce, gli accenti, le cadenze paesane che si muovono tra le anse dei racconti e nelle rime appena accennate, risuonano come antiche armonie ormai scomparse e del tutto sconosciute alle nuove generazioni. Dietro le parole tutto un mondo rurale che trae la sua saggezza dal vissuto sofferto, dalla serenità consapevole in una visione che va oltre il materialismo e il consumismo di oggi. Leggere il libro di Mario Metta contribuisce ad allontanare il rammarico di chi teme che il patrimonio di antiche consuetudini e di saggezza profonda, possa essere considerato ormai vecchio e desueto; ma è come offrire ai giovani un pasto diverso da hamburger e patatine, cibi moderni, per far gustare il sapore solido, corposo, di un piatto tradizionale che solo le nonne sanno cucinare e che i nipoti imparano ad apprezzare.
Concetta De Bellis (Pro Loco Accadia)