E difendiamo questa montagna

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E difendiamola questa montagna!

parcheggio.jpg pale.jpg ACCADIA – Nasce dal profondo del cuore di chi ama la propria terra il bisogno di richiamare l’attenzione di tutti sul tema della salvaguardia del nostro patrimonio naturale e paesaggistico, che le generazioni passate hanno saputo conservare intatto, perché vigeva il rispetto per le leggi della natura, rispetto che, col trascorrere del tempo, si è progressivamente affievolito, con le conseguenze che noi tutti ben conosciamo. Per fortuna la coscienza ecologica dell’uomo si è risvegliata. Oggi, partiti e governi mettono al centro dei loro programmi i temi ambientali e su di essi, spesso, si giocano la credibilità. Organizzazioni ambientaliste, volontari e semplici cittadini si impegnano e vigilano affinché l’abbandono, l’incuria o l’avidità dell’uomo non causino danni irreparabili. Basta, però, guardarsi intorno per capire che tutto ciò non è sufficiente. Non è necessario andare lontano. Impariamo ad osservare meglio le nostre montagne, diventiamo più curiosi. Scopriremo così che i comportamenti umani non sempre sono rispettosi della natura. Si va dalle offese più lievi, come scavare buche per prendere la terra per le piante dei nostri balconi, ad altre più significative del grado di noncuranza dell’ambiente: la costruzione di un inutile parcheggio per camper, l’installazione di pale eoliche a ridosso di un santuario, la progressiva scomparsa dei pascoli montani. Le foto che illustrano quest’articolo ne danno una testimonianza e dicono più delle stesse parole.Il rispetto della montagna e della natura in genere ci compete come uomini e come cittadini. Noi tutti dobbiamo essere “ambientalisti” non solo con le parole, ma anche con il coraggio della denuncia e con le azioni. Dina De Bellis

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