DELICETO ricorda il Luogotenente Michele SALDUTTO
Il prossimo 4 Novembre, in occasione della Giornata delle Forze Armate, la comunità delicetana ricorderà, il Luogotenente dei Carabinieri Michele Saldutto, con lo scoprimento di una targa, posta dall’Amministrazione Comunale di Deliceto, su di un bellissimo Arco restaurato di Via Sottotenente Scarnecchia, nei pressi della sua casa natia, in pieno centro storico. Il Luogotenente è scomparso nel mese di giugno del 2007, per il contagio da uranio impoverito, contratto durante le varie missioni nei Balcani tra il 2000 e il 2005.
Alla cerimonia, saranno presenti: autorità civili, militari e religiose.
A soli 19 anni Michele Saldutto, come tanti giovani meridionali, lascia la sua amata Deliceto e si arruola nell’Arma dei Carabinieri, frequentando la Scuola Allievi Carabinieri di Chieti Scalo. L’anno dopo viene assegnato alla Stazione Carabinieri di Filadelfia (Catanzaro). Frequenta poi la Scuola Allievi Sottufficiali di Velletri (Roma) e Firenze, nel 1974 entra a far parte del Gruppo Antirapina di Catania e tre anni dopo, sempre in Sicilia, del Nucleo investigativo. Nel febbraio del 1978 è assegnato alla Sezione Speciale Anticrimine di Napoli e nel 1989 diventa Comandante della Compagnia Carabinieri di Cerreto Sannita (BN), ruolo che rivestirà sino al 2006, data in cui assume l’incarico di responsabile della sezione Speciale P.G. CC. presso la Procura della Repubblica di Benevento. Nell’anno 2000 partecipa alla missione di pace in Kosovo come vice comandante della Compagnia di Durazzo, e nel 2005 a Pristina sempre in Albania.
Nella sua lunga carriera di servitore dello Stato, Michele Saldutto, si è fatto apprezzare soprattutto per il gran senso di solidarietà e generosità, ricevendo tantissimi attestati di stima ed encomi dal Ministero della Difesa, per la collaborazione e la lotta alla criminalità organizzata, in 61 Province del territorio nazionale, con la denuncia e l’arresto di 297 persone appartenenti a pericolosissime organizzazioni camorristiche. Ottiene attestati di compiacimenti dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e una Croce commemorativa dalla KFOR (KOSOVO FORCE) durante la permanenza nei Balcani. Conferite diverse medaglie di bronzo e d’argento e in particolare l’onorificenza di Cavaliere, dall’allora Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi.
Condivideva due sentimenti: l’ amore per la famiglia, la moglie Rosanna Izzo e i tre figli Pietro, Gianluca e Marianna e il suo paese d’origine, del quale parlava sempre con grande entusiasmo, tanto da chiedere ai suoi familiari, come ultimo desiderio, d’essere sepolto proprio in Deliceto.
La sua Deliceto, non lo ha dimenticato, tanto da tributargli il doveroso e opportuno riconoscimento.