Festa della donna 2009

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Festa della donna 2009

Il modo garbato di festeggiare nell’Associazione Culturale Delicetana

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L’Associazione Culturale Delicetana, nata per le famiglie, è stata voluta espressamente come luogo e occasione di incontro anche per le donne, escluse dai luoghi frequentati abitualmente dai mariti. Di conseguenza, ha sempre avuto come sua manifestazione principale la festa della donna. Se l’8 marzo non capita di sabato, la festa è spostata al sabato precedente o successivo più vicini, per dar modo anche ai soci di fuori di partecipare, senza preoccupazioni di orario per il rientro. Quest’anno è stata anticipata a sabato 7. E’ una serata che le famiglie passano insieme in allegria, in cui alla donna è riservato il posto d’onore. L’organizzazione è dei soli uomini, senza che per le donne trapeli nulla: esse non sanno quale sarà la cena, né dovranno preoccuparsi di nulla. Saranno servite e riverite dagli uomini. I ruoli sono invertiti: sono gli uomini a provvedere a tutto, magari pasticciando un po’; ad apparecchiare e sparecchiare, a fare le porzioni, a portare i cibi a tavola, a riempire i bicchieri, ad assicurarsi che non manchi nulla; ad alzarsi mille volta da tavola. A fine cena, che è una ricca cena, dall’antipasto alla immancabile torta mimosa, alle donne viene consegnato un omaggio, un ricordino della serata, che può andare da una piantina, ad una confezione di dolciumi, ad un libro.

L’aspetto più simpatico è forse l’altro omaggio che viene fatto alle donne ad inizio serata: un intrattenimento che può essere uno spettacolino di prosa, di musica leggera o di orchestra da camera. Quest’anno vi è stato un recital di poesie ad opera del Siparietto, insignito pochi giorni prima dalla Pro loco del premio Deliceto 2009 per il settore spettacolo. Poesie non barbose né sdolcinate, ma simpatiche, spiritose, sul tema della donna e dell’amore. Il titolo è stato, infatti, “Amore, amor”; le poesie hanno spaziato dal napoletano, al romanesco di Trilussa, al linguaggio essenziale di autori moderni, trovando un pubblico attento e divertito. Uno spettacolino non lungo, garbato; con la recitazione – vivacizzata da accenni scenici – di Gaetano Doto, Marta Nigro, Maria Pisano, su musiche originali di Alfonso Ingegno, dallo stesso eseguite, per la regia di Mattia Iossa. Insomma, serata diversa, arricchita dal consueto omaggio del rametto di mimosa da parte dell’Amministrazione Comunale; passata insieme e non in contrapposizione; occasione per riconoscere ed esaltare in maniera simpatica ed armoniosa – ed all’interno della famiglia – il ruolo indispensabile della donna.

 

Mattia Iossa

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