ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE

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RIGNANO GARGANICO: TUTTO PRONTO PER IL LABORATORIO DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE

Ventricelli: “Rignano Garganico ed Apricena sono due esempi di come la Capitanata non solo custodisca immensi tesori ma può e deve diventare un esempio di collaborazione tra territorio, università e impresa”.

Come viveva l’uomo preistorico? A questa domanda risponderanno gli archeologi dell’Università di Ferrara che daranno vita a Rignano Garganico, domenica 12 agosto, dalle ore 17.00 presso il Centro Accoglienza Museo di Grotta Paglicci del Parco Nazionale del Gargano, al laboratorio di archeologia sperimentale “Dai primi europei ai primi sapiens: l’uomo di Paglicci incontro l’uomo di Apricena”.

 

L’evento, promosso e organizzato dal giornalista Giorgio Ventricelli, vede il patrocinio dell’Università degli Studi di Ferrara, del Parco Nazionale del Gargano e del Comune di Rignano Garganico, oltre la preziosa collaborazione del Centro Studi Paglicci.

 

Gli archeologi dell’Università di Ferrara, impegnati dal 30 luglio scorso nella sesta campagna di scavo “Pirro Nord” nella cava di pietra “dell’Erba, nei pressi di Apricena, in collaborazione con il Centro Studi Paglicci, daranno vita ad un laboratorio di archeologia sperimentale che vedrà gli studiosi impegnati in diverse attività didattiche, quali: laboratorio di scheggiatura della pietra, un laboratorio della lavorazione del legno con analisi delle industrie litiche al microscopio, un laboratorio di antropologia preistorica con studio di un cranio di Homo neanderthalensis. A supporto, saranno anche proiettati due lungometraggi che riguardano gli scavi condotti sia a “Pirro Nord”, sia a “Grotta Paglicci”.

 

“Il sito di Pirro Nord è attribuito al Paleolitico inferiore, che ricompre un arco di tempo compreso tra i 2.6 milioni e 300.000 anni fa, mentre il giacimento di Grotta Paglicci è riferibile al Paleolitico superiore, tra i 35.000 e i 10.000 anni fa – dice Marta Arzarello, responsabile di scavo del sito Pirro Nord e docente di Tecnologia litica presso all’Università degli Studi di Ferrara , che continua – a Rignano Garganico saranno realizzate delle attività di archeologia sperimentale che avranno il duplice scopo di riprodurre alcuni aspetti del modus vivendi delle popolazioni preistoriche che hanno occupato la nostra penisola durante il Paleolitico. Arzarello conclude: “La ricostruzione è possibile grazie allo studio e all’interpretazione dei dati archeologici scaturiti dalle attività di scavo, che hanno il fine di trasmettere in modo più chiaro e diretto al grande pubblico quelle che sono state le principali attività svolte dai primi abitanti d’Europa”.

 

Il laboratorio di archeologia sperimentale è realizzato in collaborazione con la Protezione Civile ANVVFC di Rignano Garganico e la Pro Loco “Antonio Aniceto” di Rignano Garganico che si occuperanno degli aspetti logistici della manifestazione. Hanno contribuito al progetto: Cantine Tenuta Fujanera di Foggia, Azienda Agricola “Ritrovato Matteo” di San Giovanni Rotondo, la ditta edile “Vincitorio Costruzioni” di Rignano Garganico, e Culttime in qualità di media partner dell’evento.
Giorgio Ventricelli giornalista, addetto stampa e comunicazione ambientale
cell. 347.5667173 Twitter @Giorgioven Skype giorgio.ventricelli http://giorgioventricelli.wordpress.com

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