Ammissione agli ordini Sacri di Francesco Gioia
DELICETO – Erano anni che Deliceto non assisteva ad un tale gioioso evento: l’ammissione agli ordini Sacri di “un proprio figlio”, figlio di questa terra la quale, oggi, si stringe intorno a lui, orgogliosa. Domenica 22 maggio, la Chiesa del SS. Salvatore è gremita di fedeli e una letizia, carica dell’eccezionalità dell’evento, invade quelle Sacre Mura e coinvolge i presenti. Il giovane professore, seminarista Francesco Gioia si prepara a dire il suo “sì” che segna il primo passo ufficiale verso l’ordinazione sacerdotale, che avverrà, però, solo fra qualche anno, a conclusione del periodo di postulato. Alla presenza dei Parroci Don Faustino Marseglia e Don Leonard Kamanzi, di Padre Hananias, di Don Pierino Giacobbe (Rettore del seminario di Foggia) e di un gruppo di seminaristi di Molfetta, l’Arcivescovo Francesco Pio Tamburrino (che presiede la celebrazione) accoglie, a nome di tutta la Chiesa, il desiderio di Francesco di diventare sacerdote, iniziando così per lui il periodo del definitivo discernimento per l’ordinazione sacra. «Sei giunto ad un bivio», ripete l’Arcivescovo, sottolineando la solennità dell’evento. Il Signore prepara, per ognuno di noi, un carisma, un dono che si traduce in una particolare “chiamata”, missione per la propria vita. Da oggi, la missione di Francesco avrà, ancor di più, come riferimenti unici ed essenziali l’Eucarestia e la Parola di Dio, centri vitali di tutto il suo cammino e della sua esperienza di dono alla Chiesa che già, in questi anni, ha vissuto con amore e generosità. “La chiamata” al sacerdozio, infatti, per il nostro Francesco è stata alimentata nel tempo fino a divenire approdo, nitido, sicuro che l’ha condotto all’amore infinito di Cristo e per Cristo. Durante gli anni scolastici e quelli universitari, il richiamo alla vita sacerdotale si è trasformata pian piano in un desiderio sempre più forte e preciso, fino a che, durante il periodo d’insegnamento come Professore di Lettere in un liceo classico di frati salesiani, si è compiuta “la scelta” che l’ha condotto, tre anni fa, ad entrare in seminario. A noi, che siamo la sua comunità, è chiesto di continuare a sostenerlo e ad accompagnarlo innanzitutto con la nostra preghiera, invocando su di lui e per lui il dono dello Spirito Santo, perché illumini sempre il suo cammino e lo prepari alla futura vita da Sacerdote. Caro Francesco, fin d’ora ti diciamo grazie per il dono che fai di te alla Chiesa e a ciascuno di noi. (Teresa Bizzarro)