ERA LUGLIO DEL 1987

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In un caldo luglio di 32 anni fa, venivano definitivamente demolite le ultime case “Vicino a l’arch r’ fuor lu muole”, per far posto ad uno spiazzo adibito a parcheggio. Gli archi, oramai non ci sono più, ma è rimasto il riferimento popolare, in particolare dalle persone anziane: amma arrevè sott’alarch r’ fuor lu muol’, dove in occasione di funerali, il defunto, riceveva (e riceve) l’ultima benedizione dal sacerdote.
Un nesso attuale, dove oggi si ricevono anche le condoglianze. Un tempo, tassativamente si ricevevano in casa.

(La redazione)

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