LE “QUARANTANE”

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SON TORNATE LE … “QUARANTANE”

Una antica tradizione di Deliceto in tempi di Quaresima era la “Quarantana”, una vecchia pupazza vestita di nero a rappresentare, nel suo abbigliamento e nei suoi colori, la magra e luttuosa Quaresima o la vedova del defunto Carnevale.

Solitamente penzolava da un filo teso tra due balconi, nelle strade del centro storico; nella mano si inseriva una patata nella quale si infilzavano 7 vistose penne: sei nere, tante quante sono le domeniche di penitenza, e una sola penna bianca.

Il nome di questa antica tradizione fa chiaro riferimento ai quaranta giorni del periodo quaresimale. Per ogni domenica di Quaresima infatti si strappava via una penna nera, finchè restava la penna bianca riservata alla domenica della Resurrezione. Unione di elementi pagani e cristiani, la Quarantana rappresentava una sorta di calendario per la gente del popolo che, a seconda del numero delle penne ancora conficcate nella patata, poteva tenere il conto dei giorni che mancavano alla Pasqua.

Grazie alla Pro Loco, questa antica tradizione, di cui s’erano perse le tracce, da alcuni anni è tornata, attirando la curiosità dei più giovani e … non solo. 

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