RICETTAZIONE E RICICLAGGIO

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ANDRIA (BT). ESEGUITE DAI CARABINIERI NOVE O.C.C. PER ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA A RAPINE PLURIAGGRAVATE AI T.I.R., RICETTAZIONE E RICICLAGGIO

 

Alle prime luci dell’alba, in Andria (BT), Bari, Bitonto (BA) e Cerignola (FG), personale del Comando Provinciale del capoluogo pugliese, unitamente a quello di Foggia, supportato dal 6° Elinucleo e dal Nucleo Cinofili di Modugno (BA), ha dato esecuzione a 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Trani (BT), su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alle rapine pluriaggravate, nonché alla ricettazione e al riciclaggio.

A finire in manette nove pregiudicati, già noti alle Forze dell’Ordine per altri reati predatori particolarmente violenti e cioè: A. G., 43enne di Bitonto detto “Cicala”; C. R., 40enne di Andria detto “Spugnetta”; F. R., 57enne di Andria detto “Gelato” ; L. G., 52enne di Andria detto “Gino”; L. R., 63enne di Andria; P. L., 40enne di Bari; S. S., 45enne di Andria detto “U Gruss”; M. G., 46enne di Bari e Z. L., 46enne di Cerignola. Gli ultimi due, raggiunti del provvedimento nel carcere di Bari.

I provvedimenti sono stati adottati in base agli esiti di un’indagine, avviata nel marzo del 2017 dalla Compagnia di Andria e svolta mediante attività tecniche e dinamiche, che hanno svelato l’esistenza di un gruppo criminale strutturato, in grado di portare a segno dei veri e propri assalti armati agli autotrasportatori, curando le successive fasi di stoccaggio e smercio nel mercato illecito parallelo dei beni rapinati.

L’attività investigativa ha stimato in 2 milioni di euro circa il volume d’affari del sodalizio, che, da un lato, si avvaleva di alcuni veicoli anche pesanti rubati e diversi capannoni industriali ubicati nella periferia andriese, quale necessario supporto logistico, per consumare i delitti commessi, dall’altro, provvedeva al sostentamento economico delle famiglie dei suoi aderenti detenuti.

L’inchiesta ha documentato il coinvolgimento della consorteria in 10 episodi delittuosi del genere contestato, consentendo la restituzione ad imprenditori e società di capitali del materano, dell’anconetano e del ravennate, dei prodotti sottratti, del valore complessivo pari a circa 1 milione e mezzo di euro.

Nel corso delle attività sono stati tratti in arresto 11 soggetti, a seguito di un mirato blitz condotto all’interno di un fabbricato situato nell’area rurale di Andria, mentre erano intenti ad alterare numerosi colli di diversa tipologia merceologica, tra i quali figurava un considerevole quantitativo di tabacchi. Ulteriori 4 sono stati arrestati, su ordine della magistratura, in quanto ritenuti responsabili d’aver saccheggiato il predetto carico di sigarette, del valore totale di quasi 1 milione di euro, durante una cruenta rapina ad un TIR, compiuta in Mola di Bari (BA).

 

E’ di sette arresti il bilancio dei controlli dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola condotti durante l’ultimo week end, e nell’ambio di tutto il territorio di competenza, di cui tre operati nella flagranza del reato e quattro in esecuzione di specifici provvedimenti giudiziari.

In flagranza di reato sono stati arrestati LIONETTI ANTONIO, cl. ’65, e DUTOIT ANTONIO, cl. ’84, entrambi pregiudicati, il primo di Cerignola e il secondo di Trinitapoli. I due, sottoposti agli arresti domiciliari, sono stati sorpresi dai militari delle locali Stazioni all’esterno delle rispettive abitazioni. Entrambi, risottoposti agli arresti domiciliari, risponderanno del reato di evasione.

I militari dell’Aliquota Radiomobile del NORM, invece, hanno arrestato SFORZA PASQUALE, cl. ’68, incensurato cerignolano. I militari, intervenuti presso l’abitazione della famiglia Sforza per una lite in atto, sono stati aggrediti dall’uomo, il quale, ammanettato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Risponderà del reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Eseguita poi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di DIBITONTO MICHELE, cl. ’67. L’uomo, sottoposto ala misura alternativa al carcere dell’affidamento in prova ai servizi sociali, nei giorni scorsi era stato tratto in arresto perché, sorpreso di notte in giro per le strade di Cerignola, e quindi in violazione delle prescrizione che era tenuto a rispettare, si era avventato contro i militari, venendo pertanto arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Non riunendo più i requisiti per la misura alternativa, la stessa è stata revocata dal Tribunale di Sorveglianza, che ha così disposto la traduzione dell’arrestato presso al Casa Circondariale di Foggia.

Eseguiti, poi, dai militari delle locali Stazioni, tre ordini di carcerazione a carico di MICCOLI MICHELE, cl. ’72, di Trinitapoli, di POLI GERARDO, cl. ’88, di Cerignola ma residente a Stornara, e di ZAHARIA BENONE, cl. ’78, di origine rumena ma residente a San Ferdinando di Puglia. Gli stessi, riconosciuti colpevoli di reati che vanno dal furto aggravato, alla resistenza a pubblico ufficiale al danneggiamento, sconteranno rispettivamente la pena di un mese di arresto, cinque mesi di reclusione e dieci mesi di reclusione perché riconosciuti colpevoli, con sentenze definitive, dei reati a ciascuno contestati. Gli stessi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

 

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