Nelle prime ore della mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano, con il
supporto di personale delle rimanenti Compagnie del Comando Provinciale di Foggia, degli
Squadroni Eliportati “Cacciatori”, delle Compagnie di Intervento Operativo dell’11° Reggimento
Puglia e delle unità antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione a
un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della locale
Procura della Repubblica, nei confronti di 13 persone, residenti a Vico del Gargano, Ischitella, San
Severo, Rodi Garganico, Foggia e Vieste, ritenute responsabili in concorso tra loro e a vario titolo,
dei delitti di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi anche da
guerra, estorsione, danneggiamento aggravato e ricettazione.
Le indagini avevano preso le mosse, nell’ottobre del 2016, da una perquisizione effettuata
d’iniziativa alla ricerca di sostanze stupefacenti dai Carabinieri
del Comando Compagnia di Vico
del Gargano presso l’abitazione di un soggetto del luogo che, pur essendosi conclusa con esito
negativo, aveva permesso ai militari di rinvenire, oltre al materiale necessario al confezionamento
dello stupefacente, un taccuino con un elenco di nomi, soprannomi e cifre, che i Carabinieri
avevano subito intuito essere riferiti ad acquisti e cessioni di stupefacenti. La Procura della
Repubblica di Foggia, condividendo l’intuizione dei Carabinieri, aveva quindi disposto i necessari
approfondimenti.
Era così stata avviata un’indagine che, con il coordinamento della citata Procura, anche grazie a
numerose attività di intercettazione da subito aveva permesso di accertare che MONACO Donato
Elia aveva ormai assunto il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni del nord
Gargano. Lo stesso, infatti, era emerso reggere le fila di un intenso e remunerativo spaccio di
rilevanti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, smerciate da numerosi pusher assoldati nei
vari centri dell’area, imponendosi nell’illecito mercato soprattutto per la propria capacità di
intimidazione. Concorrenti e acquirenti in ritardo nei pagamenti venivano infatti picchiati e
minacciati, divenendo in alcuni casi vittime di attentati dinamitardi e di autentiche estorsioni. Nel
corso dell’attività, infatti, è emerso che MONACO Donato Elia non aveva esitato ad utilizzare un
ordigno esplosivo per danneggiare l’auto e la porta dell’abitazione di un soggetto di Vico del
Gargano debitore per una cessione di stupefacente. MONACO Paolo, invece, in un’occasione aveva
violentemente picchiato un pusher concorrente, provocandogli gravi lesioni e addirittura fratture. I
due, in concorso con BISANZIO Luca, avevano poi sottratto l’autovettura di un altro acquirente
moroso, restituendola soltanto dopo aver ottenuto il pagamento del debito. L’indagine ha inoltre
permesso di appurare che il gruppo criminale aveva nella propria disponibilità anche armi
clandestine, una addirittura da guerra. Nello specifico, MONACO Donato Elia si era procurato due
pistole, che aveva poi nascosto in un terreno in località “Mannarelle” di Vico del Gargano. Le armi
in questione, prontamente recuperate e sequestrate dai Carabinieri, erano comunque già state
utilizzate per minacciare debitori e concorrenti, e sarebbero dovute servire anche per gambizzare un
acquirente di Vico del Gargano che non aveva pagato una partita di cocaina. Una punizione ben più
grave, invece, il gruppo aveva in serbo per un concorrente che non si era piegato loro, continuando
a “lavorare” in proprio. MONACO Donato Elia si era infatti procurato una pistola mitragliatrice,
con relativo munizionamento, con la più volte dichiarata intenzione di uccidere il principale rivale
in affari. Il tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano aveva però
permesso di scongiurare il peggio, e di arrestare in flagranza MONACO Donato Elia, MONACO
Paolo, DEL CONTE Michele e TRICARICO Emilio, per detenzione e porto illegale di arma da
guerra in concorso. I quattro, tutti originari di Vico del Gargano, dopo aver acquistato l’arma a San
Severo dal pregiudicato NARDINO Matteo Nazario, grazie all’intermediazione di PALUMBO
Carmine e SPARANERO Angelo, erano stati bloccati dai militari mentre, a bordo della loro auto,
stavano portando a Vico la mitragliatrice Skorpion, calibro 7.65 parabellum, completa di 2
caricatori e 30 munizioni, appena acquistata.
Il principale canale di approvvigionamento dello stupefacente è invece risultato essere il foggiano
D’ATRI Giovanni, anche se, per la marijuana, i contatti erano aperti con le organizzazioni albanesi.
Tale circostanza è stata provata con il sequestro di un carico di 21 chili, depositato sulla spiaggia in
località “Calenella” di Vico del Gargano, e destinato proprio a MONACO Donato Elia.
Le indagini, durate circa cinque mesi (novembre 2016 – marzo 2017), hanno consentito di
recuperare tre armi (due pistole e una mitraglietta da guerra) col relativo munizionamento, nonché
ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, per un valore complessivo di circa 150.000 euro,
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