Ennesima centrale del riciclaggio di autovetture rubate scoperta dai Carabinieri di Cerignola in aperta campagna, in località “Valle Cannella”, a circa 10 chilometri dal centro abitato. Oltre a tre autovetture appena giunte sul posto per essere fatte a pezzi, i Carabinieri di Cerignola hanno recuperato altre dieci carcasse di autovetture per cui al momento sono in corso accertamenti, e che lasciano presagire che quel posto fosse stato prescelto proprio quale officina meccanica a cielo aperto per gli affari illeciti del gruppo.
I militari della Stazione di Cerignola, nel corso dei consueti servizi perlustrativi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati anche fuori dal centro cittadino avevano scoperto in un canalone dieci carcasse di autovetture, completamente smontate e poi date alle fiamme. Capendo che quello potesse essere uno dei luoghi dove uno dei numerosi gruppi criminali cerignolani che si occupano di tale business potesse darsi al “taglio” delle autovetture, si sono appostati per più giorni, fino a quando, nella giornata di ieri, hanno visto arrivare un numeroso gruppo di persone che, lasciate tra gli alberi le tre autovetture a bordo delle quali erano giunte, hanno iniziato a predisporre tutto l’occorrente per il loro smontaggio.
Senza che i delinquenti si rendessero conto di cosa stava per accadere, sono stati circondati dai militari e, subito vanificato un tentativo di fuga, sono stati bloccati e dichiarati in arresto.
Si tratta di CURCI GERARDO, cl. ’67, che in quel momento si sarebbe dovuto trovare presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, di DIMMITO FABIO, cl. ’79, sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, di MERRA SANTE, cl. ’92, tutti pregiudicati cerignolani, e ancora di BIRLADEANU GICA, cl. ’85, e di GHEORGHE GEORGE, cl. ’90, pregiudicati di origine rumena.
Le auto ancora integre, una Skoda Octavia rubata a Bitritto (BA) il 6 aprile scorso, una Volvo C60 ed una Citroen C3, sono risultate rubate nella giornata di ieri rispettivamente a Foggia e a Bari, sono poi state restituite ai legittimi proprietari
Per tutti gli arresti si sono aperte le porte del carcere di Foggia. Risponderanno dei reati di ricettazione e riciclaggio e, il solo Curci, anche del reato di evasione.
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