A Carpino i Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vico del Gargano hanno tratto in arresto l’83enne CALVANO Matteo con l’accusa di porto illegale di armi e detenzione di armi clandestine.
L’uomo, un pensionato del posto, era stato telefonicamente segnalato da una passante al 112 dopo che lo aveva visto aggirarsi per la piazza del paese con una pistola in pugno. Giunti immediatamente sul posto, i Carabinieri lo hanno individuato a poca distanza e, perquisitolo, gli hanno trovato addosso una pistola a salve, però modificata per poter esplodere cartucce calibro 9 corto. La successiva perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’anziano ha poi permesso ai militari di trovare, ben nascosta in camera da letto, un’altra pistola, calibro 6,35 di provenienza clandestina, in quanto con matricola abrasa. Quest’ultima arma era completa di caricatore con 8 cartucce e perfettamente funzionante, pronta quindi per essere utilizzata. CALVANO, dopo le formalità di rito dell’arresto, obbligatorio per legge in queste circostanze, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Nel pomeriggio di giovedi scorso circa 50 Carabinieri della Compagnia di Cerignola, supportati dai colleghi dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna”, sono entrati in azione nel centro ofantino a seguito della rapina avvenuta nella mattinata, durante la quale il titolare di un bar, fermo ad un semaforo del centro cittadino, era stato aggredito da quattro banditi, che non avevano esitato ad aprire il fuoco contro la sua autovettura con un fucile a seguito della sua reazione. Le immediate perquisizioni effettuate presso le abitazioni di numerosi pregiudicati hanno portato all’arresto di due persone ed al deferimento in stato di libertà di ulteriori tre pregiudicati.
I due a finire in manette sono stati CIRULLI ALESSANDRO, cl. ’87, pregiudicato e sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, e SCALERA OTTAVIO, cl. ’90, incensurato, entrambi cerignolani. I due, che alla vista dei militari avevano gettato una sacca nella campagna adiacente al palazzo dove vive il Cirulli, sono stati poi bloccati nella cantine dello stabile mentre tentavano di occultare della marijuana. Recuperata in seguito la sacca di cui si erano appena disfatti, vi è stato trovato altro stupefacente, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento e la pesatura dello stesso. In totale sono stati sequestrati 65 grammi di marijuana, 27 di hashish e 16 di cocaina. Il Cirulli, inoltre, è stato trovato in possesso di una somma di denaro contante di circa 2.000 euro, suddivisa in banconote di vario taglio, che lo stesso dichiarava essere i suoi risparmi di oltre un anno, stipato all’interno di un salvadanaio. Dalla stessa sacca, inoltre, sono anche state recuperate tre targhe rumene, che da accertamenti sono poi risultate a Cerignola nel 2014. Entrambi gli arrestati, che risponderanno del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione, su disposizione del P.M. di turno sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
Denunciati, poi, R.C. cl. ’77, C.M., cl. ’80, e G.G. cl. ’91, per furto aggravato e ricettazione. Il primo, infatti, da immediati accertamenti effettuati dai militari a seguito del rinvenimento all’interno della sua proprietà, in loc. Moschella, di un furgone rubato la notte precedente a Bologna, è risultato essere stato il materiale esecutore del furto. Lo stesso è inoltre stato deferito anche per ricettazione, perché trovato in possesso di alcune centraline di autovetture di provenienza delittuosa.
Gli altri due sono stati entrambi deferiti per ricettazione perché, anche loro, sono stati trovati in possesso presso le rispettive abitazioni di centraline d’auto di provenienza delittuosa, utilizzate per i furti di auto.
Risposta rapida dell’Arma in seguito ad un grave episodio delittuoso, per il quale, comunque, continuano le indagini del Nucleo Operativo della Compagnia di Cerignola.
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