ANCORA IMPORTANTI RITROVAMENTI DALLE PERLUSTRAZIONI DEI CARABINIERI CACCIATORI

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Nella giornata di ieri, nelle vicinanze della strada che da Vieste porta a Mattinata, in località “Ponte”, i Carabinieri Cacciatori degli Squadroni “Calabria” e “Sicilia” nel corso di un servizio di perlustrazione e ricognizione del territorio si sono imbattuti in due pistole semiautomatiche, nascoste tra la vegetazione.

Le armi, due Beretta semiautomatiche, una cal. 9×17 e una 7,65, entrambe con i serbatoi pieni di munizioni, ed entrambe con un colpo già caricato in canna e con i numeri di matricola abrasi, sono state trovate sotto un cespuglio a poca distanza dalla sede stradale.

Le circostanze dell’occultamento, il fatto che fossero entrambe pronte a fare fuoco e, soprattutto, le ottime condizioni di conservazione fanno pensare alla possibilità che fossero state momentaneamente nascoste, molto recentemente, da qualcuno che aveva intenzione di usarle proprio in quel luogo.

Non si esclude, al momento, l’ipotesi che il rinvenimento abbia scongiurato un agguato.

Le pistole verranno ora inviate al RIS di Roma per gli accertamenti finalizzati a verificare se siano già state utilizzate in qualche occasione.

 

Nella serata di ieri i Carabinieri delle Compagnie di Foggia e di Manfredonia, con il concorso di due Squadriglie dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Sardegna e di un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri di Bari-Palese, hanno effettuato un mirato servizio coordinato dedicato a Borgo Mezzanone, finalizzato al contrasto dei reati predatori e al controllo del territorio, alla ricerca di armi e stupefacenti, nonché al controllo a tappeto dei soggetti di interesse operativo, circoli privati e detenuti domiciliari.

Sono state effettuate 15 perquisizioni domiciliari, controllate 80 persone 65 autovetture, con relative perquisizioni personali e veicolari. Nel corso di uno dei posti di controllo, un’autovettura, alla cui guida vi era un pregiudicato italiano, non si è fermata all’alt, innescando un prolungato inseguimento che, grazie all’articolato dispositivo è stato bloccato, permettendo l’arresto del soggetto per resistenza a pubblico ufficiale. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica.

 

 

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