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La Fondazione Banca del Monte di Foggia a sostegno del progetto di restauro dell’organo storico di S. Antonio

 

Con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, la Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci di Foggia ha stabilito di dare un suo contributo al restauro dell’organo settecentesco conservato nella Chiesa di S. Antonio di Deliceto.

La Fondazione, particolarmente attiva nell’ambito del Comune capoluogo, questa volta allarga il suo raggio d’azione portandosi in Provincia, nella piena convinzione della validità del progetto che la Confraternita delicetana ha voluto e per la realizzazione del quale ha lanciato una sottoscrizione e costituito un apposito Comitato. Un grazie particolare va all’avvocato Francesco Andretta, presidente della Fondazione, che ha accolto l’iniziativa con immediata disponibilità ed entusiasmo.

E come non ricordare, a questo punto, la figura di una donna straordinaria, alla cui munificenza si deve la nascita stessa della Fondazione? Il pensiero corre istintivamente a lei, alla vicenda umana di Rosa Del Vento, come per un ulteriore debito di riconoscenza. A distanza di tanto tempo, merita di essere ricordata anche per i suoi aspetti edificanti ed appassionanti. Nobildonna originaria di Cerignola, sposata con Cola Zuccaro, intraprendente benestante di una cittadina del Cilento, visse a Foggia dal 1536 e vi morì nel 1587.  Dopo anni di intensa carità, giunta la pia donna alla soglia della sua esistenza terrena, su consiglio dei frati Cappuccini, mamma Rosa, ( così era chiamata dagli stessi frati ) si determinò a “erigere un Monte di Pietà a pro de’ bisognosi, a fine che potessero impegnare senz’interesse alcuno, con farne di più qualche maritaggio di povere zitelle honeste et virtuose ogn’anno, e costituire una cappellania d’una messa il giorno per l’anima propria e dei defunti suoi”.

A distanza di secoli la fondazione da lei istituita, pur evolutasi nel tempo, è ancora viva e, accanto alle opere di beneficenza, si distingue per il sostegno che dà alla cultura e all’ arte1. Grazie, mamma Rosa, grazie anche per questo.

Raffaele Ieffa

1 Con riferimento agli scopi della Fondazione, l’art. 2 dell’attuale Statuto così recita:

1. La Fondazione persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, nel rispetto delle tradizioni originarie, intervenendo nei settori di cui all’Art. 1, comma 1, lett. c-bis del d.lgs. n. 153 del 17 maggio 1999, orientando la propria attività prevalentemente nei seguenti settori rilevanti: arte, attività e beni culturali; ricerca scientifica e tecnologica; educazione, istruzione e formazione; volontariato, filantropia e beneficenza; salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa.

2. La Fondazione, tenuto conto delle risorse prevedibilmente disponibili tempo per tempo, al fine di rendere più efficace la propria azione e sovvenire in maniera più organica le esigenze del territorio, transitoriamente e per periodi di tempo definiti può limitare la propria attività ad uno o più dei settori sopra indicati, nell’ambito della definizione periodica di programmi pluriennali.

3. La Fondazione agisce nel territorio della provincia di Foggia.

 

Tesori da salvare

 

Continua la raccolta fondi per il restauro del prezioso organo settecentesco della Chiesa di S. Antonio. Donare la propria offerta rappresenta un piccolo impegno ma un grande gesto di sensibilità e amore per il nostro paese. Anche il giornale ELCE, come avvenuto in altre occasioni, ha offerto il proprio sostegno, mettendo a disposizione la sede della Redazione: un collaboratore appositamente delegato dal comitato promotore riceverà le vostre offerte.

 

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