A LITTLE DELICETO…

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A Little Deliceto oltreoceano foto-di-gruppo.jpg Nella metropoli Canadese di Toronto nacque nel lontano 1992 un’associazione dal cui nome s’intuisce l’appartenenza alle proprie radici ed il rispetto per chi le ha “offerto” una vita dignitosa: il DELICETO CANADIAN SOCIAL CLUB. Uno stimolo forte alla formazione lo diede anche il gruppo musicale folkloristico delicetano Li Mastricchj, che nelle festività natalizie 1991/92 fu ospite della comunità delicetana.Lo spirito di aggregazione che unisce i nostri compaesani emigranti è indiscusso, vivace e visibile nello sguardo e nei gesti semplici, nella generosità dell’accoglienza. La consapevolezza di essersi integrati in una realtà diversa da quella di partenza li rende forti. Un aspetto che colpisce è la gestione dei rapporti umani, il rispetto è predominante, la parentela e l’amicizia sono il fulcro che ravviva la fiamma della quotidianità. La distanza con il paese natio non è solo chilometrico, le notizie arrivano veloci e si diffondono con la medesima rapidità. Un piccolo aiuto lo diamo anche noi del giornale ELCE, presente nel Club con alcune copie, è un piacere sapere che siamo letti ed apprezzati.Nel periodo natalizio il club delicetano ha organizzato il capodanno, pubblicizzato sul Corriere Canadese (giornale locale in italiano), tutti soci ed amici hanno trascorso questa festa con cena e danze. Il clima che si respira è un po’ nostalgico, si ricordano i fasti degli anni migliori, quando tutti erano più giovani, ma la voglia di divertirsi prende piede, così si dimentica la malinconia. Gli anni inesorabilmente passano, diventa difficile trasmettere alle nuove generazioni l’essere Italiano, i figli, i nipoti sono Canadesi ed orgogliosi di esserlo. La nuova comunicazione informatica con internet, grazie agli strumenti offerti (email, social network, messenger, face book), fa sì che anche le nuove generazioni si scambino informazioni, quindi il cordone ombelicale che collega Canada e Italia rimane comunque vitale, basta alimentarlo. Dall’inviato a Toronto, Domenico Lipsi

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