In Capitanata il periodo natalizio coincide con la stagione brumosa. Fino a molti anni fa i camini fumavano e i contadini ritornavano a sera, stanchi dalle campagne, appena seminate a granaglie. Si riunivano vecchi e bambini seduti a cerchio intorno al braciere o davanti al cammino. Il grande ceppo del focolare domestico riportava al culto del fuoco della casa romana, dove mai si estingueva. Nelle sere di Natale a Cerignola ritornava il culto del fuoco, quello di lasciare bruciare nel camino un ceppo e, mentre si consumava, i presenti, immersi nell’immaginazione, andavano alla Grotta di Betlemme. A Troia, invece, intorno al braciere si giocava a Zia Tond. Accanto a queste manifestazioni esisteva un mondo variegato: casalinghe per cui non era Natale se non impastavano paskamunesca, pan drion, bucchenotte, struffoli, cartellate, taralli, sfringe, pizza a sette sfoglie, pizze fritte e pettole. O l’andare in chiesa alle quattro del mattino dove si svolgeva la cerimonia de La Prunelle. E’ proprio vero: la tradizione popolare rispecchia i tratti storici, culturali e religiosi di una comunità.Natale a Tavola di Michele Campanaro, edito per i caratteri della Kyathos Edizioni, nasce dal desiderio di divulgare la tradizione civile e religiosa del periodo natalizio che si svolge in terra di Capitanata, nel contempo è la riproposizione della cucina tipica di questo periodo dell’anno. Questo primo volume racconta il culto del Natale a Foggia, Cerignola, Orta Nova, San Severo, Ascoli Satriano, Deliceto, Troia, Manfredonia, Monte S. Angelo, Peschici, S. Marco in Lamis, Sannicandro Garganico. Un viaggio dal Tavoliere ai Monti Dauni, al Gargano, un viaggio nel tempo nei ricordi di Oreste Bucci, Luciano Antonellis, Potito Di Pietro, Silvana del Carretto, Attilio Lettera, Potito Mele, Pompilio De Santis, Pasquale Ogniasanto, Giovanni Tancredi, Teresa Maria Rauzino, Matteo Coco, Raffaele Colucci e dello stesso Campanaro. C’è, inoltre, la riproposizione delle ricette tradizionali della cucina di Capitanata, dall’antipasto ai primi piatti, agli abbondanti secondi, ai dolci e ai liquori della nonna.