LA CAVALLERIZZA

La cavallerizza è una palazzina fortificata ed edificata in età spagnola. Sorta sulle rovine di un’antica “taverna” romana, ai bordi della via “Valeria Prima” con posti di cambio per cavallo e luogo di ristoro per viandanti (perciò fino al ‘700 fu detta “stallatora”: stabulum, luogo di soggiorno e “torum, giaciglio, letto”), con l’avvento dei borboni a Napoli, ebbe funzione, come attesta il toponimo, di pista all’aperto o al chiuso per l’addestramento dei cavalieri per l’esercito regio. Di qui la nuova denominazione di “Cavallerizza”.
L’immobile, tipico esempio di masseria fortificata, abbastanza diffusa in Capitanata, si trova nell’omonima località. La sua struttura, nonostante rifacimenti e restauri succedutesi attraverso i secoli, è ancora quella originaria, risalente al XVII secolo. A partire da questo infatti, il piccolo edificio viene sempre indicato nelle mappe. Il fabbricato ha l’ingresso con stipiti in pietra chiara e la “pedata” della scalinata in ciottoli di fiume, bordata da travature in legno, conserva ancora feritoie, volgarmente dette le “saiettere” e ogni altra sorta di accorgimento, atto alla difesa partire di chi vi dimorava.
A qualche centinaio di metri a sud dell’immobile, si scorgono le vestigia di un antico mulino ad acqua.
La cavallerizza fu anche stazione di colombi viaggiatori per il disbrigo della posta via aerea, com’è desumibile da una torre colombaria incassata nello stabile principale nei lavori di restauro effettuati nel secolo scorso da Antonio D’Ambrosio proprietario della tenuta.
Una lapide di pietra, da lui collocata sul portone di accesso alla palazzina, recita quanto segue:LA CAVALLERIZZA

 

Oggi è possibile visitare la palazzina su richiesta.

 

 

 

 

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